Una società che si racconta

Riflessioni sull'Archivio della scrittura popolare di Trento

Autores/as

  • Quinto Antonelli , , , , Archivio della scrittura popolare ,

DOI:

https://doi.org/10.20318/revhisto.2022.7056

Palabras clave:

scrittura, archivi, minoranze, contadini

Resumen

Per il suo radicamento locale, l’Archivio della scrittura popolare di Trento ha avuto una storia molto specifica. Ha assunto, dapprima, le funzioni di un «contro-archivio» (raccogliere e conservare le scritture delle classi sociali subalterne), rimanendo tuttavia anche il luogo della memoria della minoranza italiana all’epoca dell’impero asburgico. Ha accolto in seguito i piccoli archivi famigliari con le tante scritture legate alla casa (perlopiù contadina). E infine, con il deposito delle lettere delle ammiratrici e ammiratori della cantante Gigliola Cinquetti, è diventato un archivio d’importanza nazionale, superando, nella qualità delle scritture raccolte, anche la definizione così connotativa di «popolare».

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Publicado

2022-07-21

Número

Sección

Artículos

Cómo citar

Una società che si racconta: Riflessioni sull’Archivio della scrittura popolare di Trento. (2022). REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), 37, 79-94. https://doi.org/10.20318/revhisto.2022.7056