L’Italia e il resto del mondo nel pensiero di Pasquale Stanislao Mancini
Resumen
Il tema del rapporto tra l’Italia e il resto del mondo nel pensiero di Pasquale Stanislao Mancini (1817 – 1888) definisce il collegamento tra due eventi quasi contemporanei: l’Unità d’Italia, e la formazione del codice civile unico per il Regno e, con esso, delle preleggi contenenti le norme di diritto internazionale privato redatte da Mancini. Tale collegamento si può apprezzare secondo due profili: da un lato la circostanza che l’esistenza di uno Stato unitario è determinante per ogni codificazione, e dall’altro la considerazione che l’Unità d’Italia, e, prima del suo raggiungimento, le aspirazioni politiche rivolte a tale obiettivo costituirono l’impulso per nuovi importanti studi di diritto internazionale privato, i quali, più ampiamente riconducibili alla c.d. “scuola italiana del diritto internazionale”, hanno esercitato ed esercitano tuttora un’influenza rilevantissima sulla codificazione del diritto internazionale privato nonché sull’interpretazione ed applicazione delle norme che la compongono. Con l’Unità d’Italia si delinea infatti un nuovo metodo di soluzione dei problemi di diritto internazionale privato affermandosi che solo nell’ambito di uno Stato unitario ha senso affermare ad es. che lo stato e la capacità dei veneziani e dei romani sono regolati dalla legge del Regno d’Italia; il richiamo a tale ultima legge assume infatti significato concreto solo nel momento in cui si riconosce l’esistenza del principio di nazionalità italiana anche nei rapporti di diritto internazionale pubblico, consentendo a veneziani e romani di unirsi concretamente alla nazione cui appartengono naturalmente. Principio di uguaglianza e principio di nazionalità si intrecciano anche nel diritto internazionale privato italiano attuale, costituendo così il filo conduttore del confronto tra le idee di Mancini nell’approccio ai problemi concernenti i conflitti tra ordinamenti e le attuali soluzioni. Due sono i profili secondo i quali si svolge tale confronto: da un lato, l’influenza che le idee di Mancini hanno esercitato sulla codificazione vigente del diritto internazionale privato italiano; dall’altro gli effetti che, in via interpretativa, potrebbero determinarsi nel momento attuale, in cui ricorre l’anniversario della loro affermazione politico – giuridica, all’atto dell’applicazione delle norme di conflitto nazionali, nell’ambito alle stesse lasciato dalla sempre più estesa disciplina di conflitto di fonte europea, che per molti aspetti si discosta dall’impostazione della “scuola italiana”.