La nuova disciplina europea della competenza giurisdizionale in materia di successioni mortis causa
Resumen
Riassunto: Una delle più recenti novità nel campo del diritto internazionale privato dell’Unioneeuropea riguarda la materia delle successioni mortis causa. Il regolamento (UE) n. 650/2012 offreuna disciplina tendenzialmente esaustiva del diritto internazionale privato delle successioni aventi uncarattere internazionale: esso, infatti, detta norme uniformi nel campo della competenza giurisdizionale,della legge applicabile, dell’efficacia delle decisioni straniere e degli atti pubblici in materia successoriaed istituisce, altresì, un certificato successorio europeo per facilitare la prova della qualifica di erede,legatario, amministratore ed esecutore testamentario nel territorio dell’Unione. Questo scritto intendeesaminare le novità legate alla delimitazione della competenza giurisdizionale nella materia successoria. L’armonizzazione delle norme sulla competenza in questo settore comporterà il superamento dellelegislazioni nazionali degli Stati membri vincolati dal regolamento (tutti ad eccezione di Danimarca,Regno Unito e Irlanda) e si applicherà alle successioni mortis causa di carattere transfrontaliero chesi apriranno a partire dal 17 agosto 2015. Sebbene l’uniformazione delle norme sulla competenza giurisdizionaleoperata dal regolamento (UE) n. 650/2012 miri, in generale, a superare gli inconvenientilegati alle divergenze normative esistenti tra Stati membri, a ben vedere, tale obiettivo pare raggiuntosolo in parte: la disciplina uniforme presenta, infatti, alcuni limiti. Un primo riguarda la stessa individuazionedella nozione di «organo giurisdizionale» rilevante ai fini delle norme sulla competenza delregolamento, in ragione delle normative sostanziali applicabili degli Stati membri (lex successionis).Nell’ambito del regolamento (UE) n. 650/2012 l’attribuzione del potere di ius dicere dipenderà, in lineagenerale, dall’ultima residenza abituale del de cuius (art. 4). Tuttavia, malgrado il generale intentodel regolamento di favorire la certezza del diritto nell’Unione europea, attraverso l’elaborazione di unsistema fondato su un titolo generale di giurisdizione, lo strumento contiene numerosi fori derogatori,variamente ispirati, che minano, di fatto, la prevedibilità delle soluzioni. Oltre alle incertezze legate alladeterminazione della nozione di residenza abituale, ulteriori difficoltà possono derivare dalla facoltà ditrasferire la competenza in favore del giudice più adatto a conoscere la fattispecie (art. 5). La valorizzazionedella volontà delle parti potrebbe contrastare questo rischio favorendo la coincidenza tra jus eforum; essa risulta, tuttavia, asimmetrica rispetto all’autonomia privata rilevante sul piano della leggeapplicabile, atteso che la scelta del foro competente è concessa alle sole «parti interessate» della controversiasuccessoria ed è, invece, preclusa al testatore. L’esistenza di alcuni fori (foro sussidiario e forumnecessitatis), operanti rispetto a talune particolari situazioni successorie che risultino collegate con Statiterzi ma anche con Stati membri, comporterà inoltre un’applicazione extraterritoriale delle nuove normesulla competenza giurisdizionale le cui potenzialità negative potrebbero essere neutralizzate soltantodalla prudenza applicativa dell’operatore giuridico. Questo rinnovato assetto normativo si riflette sullapotenziale insorgenza di giudizi paralleli in senso all’Unione europea e, quindi, sull’esigenza di favorireun efficace coordinamento tra le autorità nazionali competenti (giurisdizionali e non).
Parole chiave: giurisdizione, Regolamento (UE) n. 650/2012, successione avente un caratteretransfrontaliero, residenza abituale, titoli di giurisdizione, forum necessitatis, foro sussidiario, scelta delforo, proroga della giurisdizione.
Abstract: One of the latest innovations in the field of EU private international law concernsthe matters of the mortis causa successions. Regulation (EU) No. 650/2012 offers a comprehensiveset of rules of private international law of successions having an international character: it contains, inparticular, uniform rules concerning jurisdiction, applicable law, recognition and enforcement of foreigndecisions and authentic instruments in matters of succession; it also establishes a European Certificate ofSuccession in order to facilitate the proof of the status as heir, legatee, executor and administrator at theEuropean level. This paper will examine the developments related to the delimitation of jurisdictionalcompetence in matters of succession. The harmonization of jurisdictional rules in this area will replacethe existing legislations of the Member States bound by the Regulation (all EU members except Denmark,the United Kingdom and Ireland) and will apply to cross-border successions open from August17th, 2015. Although the unification of jurisdiction rules operated by Regulation (EU) No. 650/2012aims, in general, at overcoming the drawbacks of the regulatory divergences between Member States,this objective seems to be actually achieved only partially: the uniform regulation presents, in fact, somelimitations. The first concerns the identification of the very notion of «court» relevant for the jurisdictionrules contemplated by the Regulation, on the basis of the different applicable substantive laws ofMember States (lex successionis). Under Regulation (EU) No. 650/2012, allocation of the power ofius dicere will depend, in general, on the last habitual residence of the deceased (Article 4). Despite thegeneral intent of the regulation to promote legal certainty in the EU area, through the development of asystem based on a general head of jurisdiction, the regulation contains several derogatory fora, based ondifferent rational grounds, which jeopardize the foreseeability of solutions. In addition to the uncertaintiesrelated to the determination of the concept of habitual residence, further difficulties may arise fromthe faculty of transferring jurisdictional competence in favor of the court better placed to hear the case(Article 5). The promotion of the autonomy of parties, which could hinder the said risk by leading jusand forum to coincide, turns out, instead, to be asymmetrical with respect to private autonomy relevantfor applicable law, since the choice of the court is only granted to the «interested parties» of the disputeand is, on the contrary, precluded to the testator. The existence of some heads of jurisdiction (subsidiaryjurisdiction and forum necessitatis), applicable to certain special situations which are linked eitherwith third States or with Member States, will also determine extraterritorial application of the new ruleson jurisdiction, whose negative potentiality could only be neutralized by the courts at the interpretativeand applicative levels. Such a new regulatory framework determines a potential onset of parallel proceedingsin the European Union and, therefore, the need to promote effective coordination between thecompetent national authorities (both of judicial and non-judicial character).
Key words: jurisdiction, Regulation (EU) No. 650/2012, cross-border succession, habitual residence,heads of jurisdiction, forum necessitatis, subsidiary jurisdiction, choice of court, prorogation.