Quotidianità, soggettività: ribaltamenti prospettici nella storia della politica e del genere

Autores/as

DOI:

https://doi.org/10.20318/revhisto.2022.7055

Palabras clave:

storiografia, fonti autonarrative, antifascismo, Partito Comunista Italiano, Italia repubblicana, genere

Resumen

Lungo il decennio Sessanta-Settanta, contrassegnato da profonde trasformazioni strutturali e culturali, la storiografia italiana dà vita a un dibattito storiografico che mette in discussione consolidati paradigmi interpretativi per aprire la ricerca a nuove tematiche e ad altre prospettive di analisi. Sotto l’influenza del dibattito teorico d’oltralpe, nascono la storia sociale e la microstoria. A partire da questi eventi, presupposti per l’ingresso della soggettività nella ricerca storica, il saggio prende in esame i principali cardini della oramai ricca e articolata produzione sulle fonti autonarrative. Sebbene questo filone storiografico abbia avuto le sue originarie sperimentazioni nell’ambito della storia delle migrazioni e della prima guerra mondiale, e su questi grandi eventi si siano conseguiti risultati pregevoli e originali, il saggio si sofferma sulle principali linee di indagine seguite dalla Storia Politica e dalla Storia di Genere.

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Publicado

2022-07-21

Número

Sección

Artículos

Cómo citar

Quotidianità, soggettività: ribaltamenti prospettici nella storia della politica e del genere. (2022). REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), 37, 59-77. https://doi.org/10.20318/revhisto.2022.7055