The right to palliative care: a "mirage" in the jurisprudence of the ECTHR and IACTHR?
Abstract
Palliative care has so far often been the focus of various fields of study and has to date been assessed and examined from several perspectives. Sociologists, psychologists, philosophers and, last but not least, physicians and medical experts have considered the role and the evolution of palliative care both from a theoretical and an empirical perspective. But little attention has been paid so far to the right to palliative care from an international legal viewpoint. This is despite the fact that the European Court of Human Rights (‘ECtHR’) and the Inter-American Court of Human Rights (‘IACtHR’) have been confronted with issues related to palliative care on some occasions. The purpose of this paper is to fill this gap and to assess and subsequently compare and contrast the respective approaches of the ECtHR and of the IACtHR to palliative care. The paper will address, through some relevant examples, the enduring resistance by these two human rights courts to the affirmation of a human right to palliative care. It also formulates some proposals for overcoming these difficulties, including among others: a) an interpretation of the right to life under Article 2 of the ECHR aimed at distinguishing euthanasia from palliative care; b) a care-oriented interpretation of the prohibition of inhuman and degrading treatments under Article 3 ECHR by the ECtHR; c) a constant use of the notion of the‘vida digna’ under Article 4 of the ACHR in the medical jurisprudence of the IACtHR; d) a use of the Inter-American Convention on the Rights of Older Persons of 2014 that explicitly recognizes a right to palliative care in the ACtHR’s case-law; e) a use of the WHO recommendations related to palliative care in the medical case-law of the ECtHR and the ACtHR.
Keywords: palliative care, European Court of Human Rights (‘ECtHR’), the Inter-American Court of Human Rights (‘ACtHR’), ‘vida digna’, inhuman and degrading treatments, end-of-life care, medical jurisprudence, the Inter-American Convention on the Rights of Older Persons (‘ICROP’).
Riassunto: Le cure palliative hanno sovente costituito il fulcro dell’attenzione di molteplici campi di studio e, fino ad oggi, sono state considerate ed esaminate da numerose prospettive. I sociologi, gli psicologi, i filosofi e, ultimi ma non meno importanti, medici ed esperti nell’ambito sanitario hanno vagliato il ruolo e l’evoluzione delle cure palliative da una prospettiva sia teorica che pratica. Pur tuttavia, scarsa attenzione è stata dedicata allo stato attuale al diritto alle cure palliative dal punto di vista giuridico a livello internazionale. Ciò è avvenuto nonostante la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (‘Corte EDU’) e la Corte Interamericana dei Diritti dell’Uomo (‘Corte IDU’) si siano interfacciate con questioni connesse alle cure palliative in alcune occasioni. Il proposito del presente articolo consiste nel colmare questa lacuna e, conseguentemente, porre a confronto i rispettivi approcci della Corte EDU e della Corte IDU verso le cure palliative. Il presente lavoro si dedica, pertanto, mediante l’analisi di una serie di casi emblematici, alle persistenti resistenze delle due corti dedite alla protezione dei diritti umani sulle quali si concentra, rispetto all’affermazione del diritto umano alle cure palliative. L’articolo formula, altresì, alcune proposte per il superamento delle difficoltà incontrate dalle Corti nell’affrontare tale compito, in particolare suggerisce: a) l’interpretazione del diritto alla vita suggellato dall’Articolo 2 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) finalizzata a distinguere l’eutanasia dalle cure palliative; b) lo sviluppo, da parte della Corte EDU, di un’interpretazione medicalmente orientata del divieto di trattamenti inumani e degradanti contemplato dall’Articolo 3 della CEDU; c) l’impiego costante della concezione della “vida digna” secondo l’Articolo 4 della Convenzione Interamericana dei Diritti dell’Uomo (CADU) nella giurisprudenza sanitaria della Corte IDU; d) un utilizzo della Convenzione Interamericana dei Diritti delle Persone Anziane del 2014 che riconosca espressamente il diritto alle cure palliative nella giurisprudenza della Corte IDU; e) l’uso delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) relative al diritto alle cure palliative nella giurisprudenza sanitaria della Corte EDU e della Corte IDU.
Parole chiave: cure palliative, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (‘Corte EDU’), Corte Interamericana dei Diritti dell’Uomo (‘Corte IDU’), ‘vida digna’, trattamenti inumani e degradanti, terapie per i pazienti in fase terminale, giurisprudenza sanitaria, Convenzione Interamericana sui Diritti delle Persone Anziane (CADPA).